3.12.05

Stilemi

La settimana scorsa con gli amici Beppe, Alvise & Giovanni si è registrato al Caostudio di Venezia -grazie Gabri- un pò di cosine. Un paio di brani di Beppe, due di Ornette Coleman ed una ballad. Il tutto è stato mixato da un Guglielmo -grazie Guglielmo- in modalità computer monkey. Inevitabili le frecciate reciproche e le disquisizioni sull'utilità della musica ed altri temi universali. Comunque non mi è spiaciuto come è uscita Low Years di Ornette. Chi volesse ascoltarla clicchi sull'apposito link col tasto destro e scarichi il documento collegato.

P.S. Essendo la prima volta che scrivo su di un blog, l'entusiasmo per la novità mi farà vomitare decine di post inutili. Si aprono le scommesse su quanti giorni passeranno prima di averne già le palle piene.

3 Comments:

Blogger William Bottin said...

sono da sempre un accannito sostenitore dell'inutilità come caratteristica imprescindibile dell'arte (arte-per-l'arte). Nell'atto creativo dell'"arte pura" non dev'esserci utilità. Che poi la musica, anche se pensata come "arte pura", si possa utilizzare per scopi strumentali è fatto e un meccanismo che permette al musicista di sbarcare il lunario. Anche il lavoro-su-commissione riesce meglio quando le richieste della committenza vengono messe in secondo piano e lasciano ampio spazio alle iniziativa dell'artista.
Dulcis in fundo, anche l'intrattenimento delle masse (o delle nicchie) è uno scopo strumentale. Quindi anche emettere sovracuti in pubblico.

-'Tin

p.s.
Mi devi una Tassoni per aver innalzato di svariate tacche il livello culturare del tuo blog.

4/12/05 13:10  
Blogger ropie said...

Innalzato? Ma se hai scritto "accannito" con due enne!
Manco storie, la Tassoni me la offri tu.

5/12/05 01:46  
Blogger William Bottin said...

ti sto parlando di Kultura con la kappa, mica di spellcheck

6/12/05 10:40  

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